Alla luce del protocollo d’intesa siglato dalla CEI col Ministero dell’Interno e le disposizioni attuative del vescovo diocesano, si rendono note ai signori sposi che intendono attualmente contrarre matrimonio le condizioni per lo svolgimento delle cerimonie nuziali nella corrente stagione e per tutta la durata della “fase 2”, in osservanza delle disposizioni normative vigenti.
La chiesa di Sant’Ignazio M. all’Olivella ha una superficie di 1.296 metri quadri per 210 posti a sedere in 42 panche. Restringendo la capienza secondo la misura di contingentamento, si riduce a 100 il numero massimo di persone fisiche accettabili all’interno (sposi, invitati, testimoni, genitori, fotografi, organista) che prenderanno posto tra i banchi posizionati per rispettare la distanza personale. Restano esclusi dal conteggio altri strumentisti o cantanti, che non sono neanche previsti dal protocollo. L’accesso alla chiesa sarà regolato all’ingresso in ragione del numero massimo di capienza per il quale non si potrà transigere. In osservanza della norma sarà precluso l’accesso a chi non dotato di mascherina (dispositivo di sicurezza individuale obbligatorio); la norma vale parimenti per gli sposi che avranno pure un inginocchiatoio adeguatamente ampio. Si dovranno evitare assembramenti anche all’esterno della chiesa. Occupato il proprio posto non sarà possibile entrare ed uscire durante la celebrazione. Il celebrante si atterrà alle precauzioni igieniche imposte per la liturgia.
Ricordiamo che la cifra corrisposta alla chiesa si ha per il servizio offerto dal celebrante, l’organista, l’ambiente pulito, pavimento lustrato, l’acquisto del materiale igienizzante, oltre ai consumi di corrente per luce, amplificazione, eventuali apparecchi supplementari dei fotografi. A questi si aggiunge il telefono e il tempo speso per gestire la difficile situazione delle prenotazioni.
A tutti gli sposi è stata data la possibilità di riservare una data alternativa per rimandare il proprio matrimonio, garantendo in ogni caso la celebrazione quest’anno o l’anno venturo. Col ripristino della libertà di circolazione, tutti gli sposi sono pregati di presentarsi in chiesa per confermare di presenza il cambio di data del proprio matrimonio.